Duemila anni di calunnie, di Massimo Fini (1997)

L’altra storia di Nerone, quella che nessuno conosce (salvo pochi studiosi, forse). Siamo abituati a conoscere l’imperatore dai film (primo fra tutti Quo vadis?) e dai pochi libri di storia che si studiano a scuola. Ma Massimo Fini (famoso per il suo pensiero anticonformista), traendo informazioni da studi e studiosi molto seri, ci fa conoscere un uomo completamente diverso. Un imperatore che a soli 17 anni ha dovuto reggere sulle proprie spalle l’impero romano grazie alle aspirazioni di una madre (Agrippina) autoritaria e spregiudicata che ha voluto il figlio sul trono per gloria propria e anche ad un istitutore (Seneca) che appena ebbe occasione tentò di “guidare” Nerone contro i voleri della madre.
Ma Nerone non fu certo un personaggio senza carattere e senza idee, un debosciato, un folle, un piromane incendiario (su questo ultimo punto l’autore è chiaro: “Nessuno storico serio, né antico né, tantomeno, moderno, ha mai sostenuto che Nerone abbia incendiato Roma”) . Durante il suo regno l’impero conobbe un insolito periodo di pace, di prosperità economica e culturale. Ci furono spedizioni scientifiche, migliorie per il popolo (notevole fu la ricostruzione di Roma dopo il devastante incendio del luglio 64 e la successiva svalutazione monetaria che favoriva la ripresa economica dei ceti medi contro l’oligarchia latifondista dei senatori), per l’arte (Nerone ha cercato di ellenizzare i costumi romani, troppo rozzi e bellici, e sarà questo uno dei motivi della sua destituzione e morte). L’anima dell’imperatore era di artista, amante della musica, della poesia, della recitazione, ma era anche amante del piaceri del popolo (amava vagabondare di notte nei locali più squallidi della capitale e vivere gli eccessi con ubriacature e risse).
Nerone viene riabilitato, gli viene restituita la dignità per troppo tempo negata di grandissimo imperatore, uomo di stato e artista, con delitti (il più clamoroso è l’assassinio della madre Agrippina) che si ridimensionano se collocati nel particolare periodo storico.
Un libro diverso per lettori attenti e anticonformisti.