Anzio dedica una statua a Nerone sul lungomare

«Con lui periodo di pace e splendore» /
La cittadina sul litorale laziale inaugura un bronzo all'imperatore che lì è nato nel 37 dopo Cristo /

ANZIO - I natali di Nerone nel 37 dopo Cristo e lo sbarco alleato del 1944: sono i due aspetti che maggiormente caratterizzano la città di Anzio ( Roma). E per celebrare le peculiarità cittadine si comincia dal classico: stamattina, la comunità anziate ha riallacciato i fili con la storia antica inaugurando un monumento bronzeo dedicato al più controverso imperatore della storia romana.
ORGOGLIO NERONIANO - «Probabilmente è l'unico monumento al mondo - afferma il primo cittadino Luciano Bruschini, -  dedicato all'Imperatore Nerone, nostro concittadino. Non a caso abbiamo posizionato la statua davanti all'antico porto neroniano e nelle immediate vicinanze del Parco Archeologico della Villa di Nerone. Infatti diverse vicende della vita dell'Imperatore Nerone sono legate al luogo natale, sede di una residenza imperiale che, nei secoli, ha assunto le dimensioni monumentali che tuttora ammiriamo nell'area tra il faro, il Porto Neroniano e l'Arco Muto».
IMPERO E SPLENDORE - La motivazione del monumento dedicato a Nerone, scolpita ai piedi della statua posizionata nei giardinetti sulla Riviera Mallozzi, recita testualmente: «Nerone Claudio Cesare Augusto Germanico, nato ad Anzio il 15/12/37 d.C. con il  nome di Lucio Domizio Enobarbo, figlio di Gneo Domizio Enobarbo e di Agrippina Minore, sorella dell'imperatore Caligola. Nel 54 d.C. divenne imperatore per acclamazione dei pretoriani. Durante il suo principato l'impero conobbe un periodo di pace, di grande splendore e di importanti riforme. Morì il 9/06/68 d.C.».
RIABILITAZIONE - Nell'immaginario collettivo, oltre ad essere considerato persecutore dei cristiani, Nerone se ne sta a suonare la lira mentre Roma brucia sotto i suoi occhi. Ma la sua riproduzione artistica non poteva - per carità - essere questa. Anzi, il monumento bronzeo dello scultore Valenti, oltre a riportare Nerone idealmente a casa, ripara alla damnatio memoriae che accompagna la figura dell'imperatore morto all'età di 32 anni. «A distanza di venti secoli - dice ancora il sindaco - finalmente gli storici seri stanno rivalutando la figura di Nerone: un grande Imperatore, amato dal suo popolo, per le sue coraggiose riforme sociali e per il lungo periodo di pace che ha caratterizzato il suo principato che con questo monumento contribuiamo a ricordare come merita, superando ridicole ricostruzioni storiche e cinematografiche».

Michele Marangon
Corriere della Sera.it / 28 giugno 2010